sabato 24 dicembre 2011

Deliri (?) dell'una e venti minuti.

L'unica cosa che mi dispiace è quando ti vesti e ti pettini e ti trucchi bene nonostante tutto, nonostante tu sappia con certezza che come ti vesti, ti pettini e ti trucchi non interessano a nessuno. Dicono che sono cose superficiali, ma noi cosa siamo se non creature di superficie?
E chi ci garantisce che se non lo fossimo, se non fossimo creature di superficie, il mondo sarebbe un posto migliore? Davvero qualcuno dovrebbe amarmi per quello che c'è dentro di me? Per quello che penso? Per quello che sogno? E cosa sogno e penso e cosa c'è dentro di me se non una tenebra vorticante che tutto risucchia e tutto inghiotte e appena vede una cosa bella la vuole spegnere, come se quella cosa bella la offendesse?
No, restiamo in superficie. Restiamo in quella superficie dove trucco e parrucco, per quanto squallidi, sono qualcosa. Restiamo su quella superficie dove la mia pelle è opaca e tutta una squama. Restiamo su quella superficie dove ho l'acne come avevo già a dodici anni. Chissene frega. In ogni mondo, in ogni momento meglio la superficie, piuttosto che un incauto sguardo verso il mio cauto mascheramento di mostro.

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